Uno dei battitori che hanno cambiato casacca nella prossima serie A è Enrico Parussa che lascia Dolcedo per approdare a Santo Stefano Belbo. «Mi sono avvicinato a casa, così i miei amici possono venirmi a vedere più facilmente… Battute a parte, sono molto motivato per questa nuova esperienza all’Augusto Manzo».
Consenti allora anche a noi una battuta, perché ti piacciono i campi un po’ più impegnativi?
«È un altro sferisterio particolare, con una rete più bassa. Ma credo che si adatti comunque bene alle mie caratteristiche. E poi a Santo Stefano Belbo lego sempre un bel ricordo: ho vinto una semifinale di B che poi mi ha lanciato verso la massima serie. È stata una tappa emblematica nella mia carriera».
E allora potrebbe essere un nuovo lancio?
«Tutti gli anni l’obiettivo è quello di fare un passo avanti: credo che sia normale per qualsiasi sportivo, quello di migliorarsi. Ecco, nei quattro non sono mai arrivato: non sarà facile, ci saranno mille ostacoli, ma perchè non provarci?».
E poi ti ritrovi in squadra due scudettati.
«Emmanuele Giordano e Marco Cocino arrivano da una grande stagione a Cortemilia e saranno sicuramente un bel riferimento per me. E una bella responsabilità… Ma sono anche contento che ci sia un giovane come Riccardo Meistro che sono convinto che potrà far molto bene. E poi in panchina un dt come Alberto Bellanti è una garanzia. Ci siamo già allenati sul pallone e c’è già un bell’affiatamento di gruppo».
Torni a battere alla piemontese.
«Sì, ma credo che alla fine cambi poco. Ho giocato a Monticello e Dolcedo con il muro a destra, a Cortemilia era a sinistra: alla fine trovi sempre le misure e ti abitui subito».
Adesso hai anche la maturità giusta per gestire meglio le partite.
«Sì, all’inizio andavo sin troppo accelerato su ogni pallone, poi man mano, crescendo, ho iniziato a non forzare sempre. Fa parte del gioco trovare i giusti equilibri in partita, stagione dopo stagione».
Anche per la preparazione hai cambiato qualcosa?
«Di anno in anno punto a migliorare il lavoro, cercando anche di sfruttare i miei studi (sta finendo un Master in fisioterapia): ormai mi conosco bene e cerco di fare un programma che si adatti al meglio alle mie esigenze».