Stefano Faccenda ©Candido Capra

Viaggio nella serie B 2022, Stefano Faccenda

Ha guidato la Canalese al titolo (e alla Coppa Italia) di C1, adesso Stefano Faccenda ha deciso di lasciare la società dove ha sempre giocato per affrontare la B con la maglia della Pro Paschese. «Mi hanno cercato perché volevano puntare su un giovane, ha accettato questa sfida, uscendo un po’ da mio guscio casalingo. Spero di poter ricambiare al meglio la loro fiducia».

Sarà davvero tutto nuovo.
«Verissimo: società nuova, campo nuovo, compagni di squadra nuovi, direttore tecnico nuovo, preparatore atletico nuovo, ma sono molto contento di questa scelta. So benissimo che non sarà facile, che sarò io a dover dare un qualcosa in più, ma se non provi a cambiare, o meglio a migliorarti, che senso avrebbe fare sport?».

Da Canale ne sono usciti tanti che adesso giocano ad alto livello.
«Vero, c’è un bel gruppo che dal settore giovanile della Canalese è arrivato in A. Speriamo di mantenere la tradizione». 

In panchina trovi un certo Paolo Danna.
«Beh, quando mi hanno detto che ci sarebbe stato lui in panchina ero emozionato, lusingato che abbia deciso di seguirmi nel mio primo campionato di B. Sarò attentissimo a ogni suo consiglio per migliorare il mio gioco».

Hai detto che hai cambiato anche preparatore?
«Sì, sì, ho deciso di cambiare tutto. Ci sarà Lorenzo Terreno a seguirmi: abbiamo intensificato anche il programma di allenamento perché il cambio si sente».

Già, cosa ti preoccupa di più di questo passaggio di categoria?
«Un po’ tutto, soprattutto il fatto che gioco contro battitori forti, di grande esperienza che sanno il fatto loro. Non mi sono posto obiettivi precisi, solo quello di dare il massimo ogni partita. Poi, se riuscirò almeno a dar fastidio a qualche big non sarebbe male». 

La tua squadra?
«Forte. Alessandro Sappa e John Mondone hanno grande esperienza in B, Davide Devalle ancora di più avendo giocato in A. Ripeto, tocca solo a me». 

Il campo di Madonna del Pasco almeno ricorda un po’ quello di Canale.
«Almeno quello, visto che in tanti sferisteri di questa B ci ho giocato poco, in qualcuno forse mai. Sì, è molto simile con la rete alta, e poi ho bei ricordi: ci ho vinto un meeting giovanile e una Coppa Italia, sempre a livello giovanile…».

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