Quarto anno consecutivo (il terzo in campo) per Paolo Sanino alla guida della Benese. «Adesso è un po’ il momento di fare uno scatto in avanti, esperienza ne ho fatta, devo migliorare sull’aspetto mentale, soprattutto per quanto riguarda la gestione della partita. Ma senza pormi un obiettivo a lungo termine, solo gara dopo gara».
Soprattutto su quali aspetti stai lavorando?
«Se dal punto di vista fisico non ho avuto grossi problemi, spesso mi sono perso durante la partita. Basta un attimo per cambiare la partita: magari decidi di chiudere un 15 decisivo, invece mandi il pallone fuori e dopo diventa più complicato. Caccia dopo caccia, 15 dopo 15: le partite si vincono così. Lo so, ma ora è tempo di dimostrarlo sul campo. Ripeto senza obiettivi: chiaro che puntiamo alla salvezza, ma pensiamo ad una partita alla volta».
La squadra?
«Molto, molto contento. Marco Fenoglio è una garanzia in mezzo al campo, credo che sarà fondamentale nei momenti cruciali della partita: potrà togliermi qualche pallone, ma soprattutto potrà aiutarmi se avrò un calo psicologico. E poi abbiamo un gruppo di giovanissimi (Andrea Bracco, Pietro Nada) come terzini che sono forti e con grande entusiasmo».
Se lo dici tu che hai 24 anni…
«Vero (ride), ma ormai un po’ di campionati li ho fatti…».
Il campo di Bene Vagienna dovrà essere un po’ il tuo punto di forza.
«Vedi, anche chi lo conosce, quando arriva ha sempre un momento di preoccupazione vedendo il muro, ma alla fine riescono a fare belle prestazioni, spesso perché li abbiamo aiutati con qualche nostro errore. Ecco, limitare gli sbagli, avere la capacità di saper aspettare, sarà decisivo per rendere più complicate le partite ai nostri avversari. Non solo nel nostro sferisterio, ma anche in trasferta ovviamente. Ma soprattutto nel campo di casa ci tengo moltissimo ad alzare il livello delle prestazioni, visto che sono tanti gli appassionati che ci vengono a seguire».