Tra le novità del massimo campionato di pallapugno della prossima stagione, il ritorno di Andrea Daziano nella lista dei capitani, battitore della Speb che si rivede in serie A dopo ben trent’anni.
Due stagioni fa la decisione di lasciare il balon per impegni lavorativi, adesso?
«Dopo quella fase iniziale, sono riuscito ad avere più tempo per dedicarmi allo sport e mi son detto meglio giocatore che spettatore e così rieccomi qua».
In questo periodo sei riuscito a tirare due pugni?
«Nel primo anno ben poco anche perché mi portavo dietro un problema alla spalla, negli ultimi mesi un po’ di volte mi sono fasciato. Ma ovviamente mi manca il ritmo partita: non vedo l’ora di allenarmi sul pallone».
Come sei ripartito?
«Con il team di lavoro della stagione di Cuneo: con Lorenzo Terreno per la preparazione atletica, il dottor Villa e il dottor Tamburini per la parte fisica e quella nutrizionale. Un metodo che conosco che mi dà garanzie e sicurezze. Sto lavorando da mesi in palestra: sono contento di aver ritrovato la routine di sempre, mi è sempre piaciuto mantenere un programma di allenamento con continuità».
Riparti dalla Speb, una società che conosci bene.
«Nel mio piccolo è un po’ come chiudere un cerchio: avevo lasciato la Speb con il titolo della serie B, approdando poi a Cuneo, adesso sono il capitano in A a San Rocco di Bernezzo. Un po’ responsabilità la sento, c’è entusiasmo e darò il massimo in ogni occasione».
A Cuneo avevi fatto un super campionato, arrivando alle semifinali, si riparte da quel risultato?
«Beh, direi che l’obiettivo nella prossima stagione sarà la salvezza. All’inizio sarà dura, sarà un po’ una incognita per me capire a che punto sono nelle varie situazioni di gioco. A Cuneo ho raggiunto un risultato straordinario, oltre ogni aspettativa, che mi ha visto crescere tecnicamente e tatticamente: vorrei riaprire quei cassetti della memoria per dimostrare di valere la categoria. Dimostrarlo a me stesso prima di tutto».
Avrai una squadra tutta nuova.
«Ci sarà il debutto di Andrea Pettavino come centrale: è uno di quei giocatori che per me sono stati un riferimento. Tecnicamente non si discute, sono sicuro che si adatterà presto al nuovo ruolo e poi sarà un trascinatore per tutta la squadra. In fondo siamo ancora giovani, con Danilo (Mattiauda) e Speedy (Francesco Garro) sulla linea dei terzini. E poi avremo un altro bel motivatore in panchina visto che con Mario Musso ci sarà anche Andrea Giraudo…».
Ti sentiamo bello carico.
«Quello sempre, non vedo l’ora di iniziare a rivivere l’emozione della partita. Partiamo con un po’ di punti interrogativi, ma il potenziale c’è tutto e siamo pronti gara dopo gara a dare fastidio a tutti, ben consapevoli che come sempre ci sono corazzate in serie A».