Il ritorno alle origini di Cristian Gatto

Sono passati quattro anni dopo la vittoria con la maglia della Canalese in serie B, nel prossimo campionato per Cristian Gatto è un back home con quella maglia. «È stato emozionante tornare alle origini, tornare a giocare in quel campo che mi ha visto crescere da bambino, quello che considero il più bello di tutti. Ho perso nel tempo qualche dettaglio, ma ci sto riprendendo la mano…».

Il campo è il tuo, adesso serve più continuità.
«Verissimo, è quello che è mi mancato in questi anni in termini di prestazione. Troppi alti e bassi, sia di gioco che soprattutto dal punto di vista mentale: tengo sempre ad abbattermi un po’ troppo dopo una brutta prestazione. È stato il mio limite e sto lavorando tanto su questo aspetto. Come sul piano fisico: durante la stagione tendevo ad allenarmi un po’ meno in palestra, facendo tanto solo sul campo, adesso voglio dare continuità anche alla preparazione».

E giocherai insieme a tuo fratello Federico.
«Per ora non abbiamo ancora litigato… bene dai (ride). Scherzi a parte stiamo trovando la giusta sintonia, anche lui ha un po’ la mia testa, diciamo altalenante, ma per fortuna avremo Davide (Cavagnero) a riportare la concertazione in campo».

Tre Gatto e tre Cavagnero, come si ritrova Fulvio Cavallotto in questa squadra familiare?
«Spero bene… tra l’esuberanza dei Gatto e la pazienza dei Cavagnero. A mio papà in panchina poi ci pensa il buon Giampiero Porro…».

Anche per te la solita domanda, obiettivi?
«Tornare a Canale da canalese, con tanti canalesi in squadra, in una società che lavora con grande attenzione è davvero speciale. Sarà difficile riportare tanta gente allo sferisterio come ai tempi di Campagno, ma se riusciremo a fare un bel campionato allora credo che un feeling possa di nuovo crearsi. Le premesse ci sono, vogliamo dare il massimo. Io in primis punto a superare quell’altalena di prestazioni, sinora tutto sta procedendo nel verso giusto, in fondo a qualche pallone ci attacco ancora…».