Viaggio nella serie B 2022, Andrea Pettavino

L’anno scorso è arrivato in finale, nonostante mille difficoltà, adesso Andrea Pettavino si ripresenta ai nastri di partenza della serie B sempre alla guida della quadretta di San Biagio Mondovì. «È stato un campionato in salita, con infortuni vari: diciamo che ho avuto stimoli nuovi, partendo da sotto, andando sempre a giocarci il passaggio del turno in trasferta. Poi quando arrivi in fondo vorresti sempre vincere, ma va bene così».

Se l’obiettivo è confermarsi vuol dire di nuovo finale?
«Si parte sempre per fare il massimo, ma ho un anno in più e i nuovi sono sempre più agguerriti. Ci proviamo».

Domanda banale, come stai?
«Bene, la situazione è sotto controllo. Mi sto allenando con la solita attenzione, sempre con le indicazioni di Federico Raviola. Ci siamo confrontati prima di ripartire, abbiamo cambiato qualcosina nel programma, ma ormai mi conosco e sono cosa devo fare».

Sei rimasto l’unico della formazione dello scorso anno.
«No, c’è ancora Roberto Tomatis a completare la rosa e Diego Fazzone in panchina. Il resto sì, è cambiato, ma sono giocatori che conosco da tempo, a parte il giovane Mattia Aimo che sarà il nuovo centrale. Mi ha impressionato nei primi allenamenti sul pallone, sono convinto che farà molto bene. Con Andrea Giraudo invece ci conosciamo dai tempi delle giovanili a Caraglio, è sempre una sicurezza e un piacere giocare con lui. Così come con Andrea Aimo, che rientra a tempo pieno: abbiamo fatti tanti campionati insieme a San Biagio».

Altra certezza, il campo.
«Direi di sì. Ormai nello sferisterio di San Biagio sono di casa, mi trovo a mio agio».

Grinta e motivazioni, non ti mancano.
«Quelle sempre, la voglia di lottare su ogni pallone c’è ancora. Ripeto, non sono più un ragazzino in mezzo a tutti questi giovanotti, per fortuna non solo da solo, c’è ancora Levratto e da quest’anno anche Giordano…».

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