Il Meeting giovanile sabato approda a Torino

Per il Meeting giovanile di pallapugno quest’anno è la volta di Torino: la capitale europea dello sport 2015, ospiterà la quattordicesima edizione sabato 5 settembre. Si parte al mattino, alle 9, in piazza Solferino, con la presentazione e la sfilata di tutte le squadre partecipanti, seguita dalle gare eliminatorie giocate sui campi tracciati in piazze, viali, parchi e campi sportivi della città. Nel pomeriggio, dalle ore 15.30, lo sferisterio comunale di corso Tazzoli diventerà il teatro delle finali e delle premiazioni che concluderanno la manifestazione verso le 19.30.
Al via 75 squadre per circa 400 giovani dai Promozionali agli Juniores.
Sono 17 i campi allestiti in città. Nell’impianto sportivo di Mirafiori (corso Tazzoli), sede delle finali, ci saranno tre campi, lo sferisterio e due allestiti sull’erba sintetica dell’hockey, mentre nell’adiacente anfiteatro del quartiere, che ospita anche concerti con oltre mille spettatori, sarà allestita un’area gioco per la serie femminile.
Nello storico borgo San Paolo, nel parco Ruffini, è situato lo sferisterio comunale del tamburello e nel parco un campo di calcio con i suoi viali, dove ci saranno sette campi. Sulla direttrice di corso Siracusa che porta allo sferisterio, spingendosi verso Nord, c’è il parco Dora con le sue aree industriale riqualificate, senza dimenticare il centro della città con le piazze Solferino ed Arbarello, che saranno occupate dai più piccoli dell’attività Promozionali.
Contrariamente a quanto potrebbe sembrare, ‘invadere’ una città come Torino è più complesso che occupare vaste aree che racchiudono sferisteri in singoli paesi o cittadine. Per la scelta di Torino si è dovuto tenere conto di molti fattori: dal traffico all’impatto con le strutture architettoniche e artistiche del centro cittadino, alla concomitanza con altre manifestazioni. Borgo Vanchiglia, dove aveva sede lo sferisterio ‘EDA, Edmondo de Amicis’ di via Napione, non sarà toccato dal Meeting, così come il ‘Balon’, che deve proprio il suo nome al gioco del pallone col bracciale nel sedicesimo secolo e riprodotto nelle tele di Pietro Olivero il Vecchio.
Il Meeting ha anche l’onore di essere inserito nel programma della settimana europea dello sport ed è un buon ritorno di immagine per il movimento che dopo le finali di Coppa Italia del 2007 vede un’altra manifestazione di prestigio ritornare nella metropoli torinese dove, dal 13 al 15 novembre, si giocheranno le fasi finali dei campionati italiani di pallapugno leggera.
«Il Meeting Giovanile – conferma Enrico Costa, presidente Fipap – rappresenta ormai un appuntamento fisso e fondamentale nella stagione della pallapugno. Gli atleti in erba costituiscono, infatti, un patrimonio fondamentale per il nostro sport, che da anni ha saputo crescere, grazie alle famiglie, alle società, ai dirigenti ed ai tecnici, tante giovani leve. Il meeting è la migliore espressione di questo lavoro, spesso silenzioso e difficile, e costituisce una solida base ed una chiara prospettiva per uno sport che guarda al futuro».
Per Stefano Gallo, assessore allo Sport e tempo libero della città di Torino, una grande occasione: «Sin dall’Ottocento nella nostra regione la pallapugno è sempre stata una disciplina molto popolare e molto seguita e, proprio per questo, lo sferisterio di corso Tazzoli ha ospitato nel corso degli anni alcuni tra i più plurititolati campioni. Per arricchire il fitto programma della Città Capitale Europea dello Sport, la Fipap ha scelto Torino quale sede della quattordicesima edizione del Meeting Nazionale Giovanile: i torinesi potranno assistere ad uno spettacolo avvincente e ricco di spunti tecnici interessanti».
Infine Federico Milano, vicepresidente del Comitato regionale Piemonte della Fipap e responsabile organizzativo della manifestazione Torino 2015 capitale europea dello sport: «La città di Torino ha dimostrato grande soddisfazione nell’ospitare la pallapugno, sport della tradizione piemontese, legato a molti luoghi della città: un momento importante per riportare il balon nella capitale del Piemonte, sperando di riuscire a farlo rivivere nello sferisterio comunale come fu negli anni Settanta e Ottanta».

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