Mermet, prorogati i termini per il concorso di idee

La Fondazione Sferisterio Mermet presieduta da Franco Drocco ha deciso di prorogare i termini di presentazione delle proposte per il concorso di idee di riqualificazione del Mermet di Alba alle ore 12 al 31 marzo.

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Un commento

  1. ALESSANDRO BOSIO

    Leggo una scritta sopra il cartello di un cancello di Alba:”Sferisterio Mermet”.
    Gli albesi tutti sono ormai abituati ,passeggiando d’innanzi a quel portone,a quell’insegna ma per chi non e’ del luogo nota con stupore che quella dicitura reca una data passata,antica ,lontana,..1857.
    Ebbene si’,varcata quella soglia vi e’ uno dei luoghi piu’ antichi e gloriosi dello sport nazionale ,lo sferisterio Mermet,vero “tempio”,della pallapugno nostrana, soprannominato il “Maracana’ ” di questa prestigiosa e centenaria disciplina.
    Ne ha viste tante questo glorioso impianto,sfide leggendarie tra grandi campioni,addirittura 2 conflitti mondiali e moltissimi rischi di demolizione che avrebbero decretato la fine della storia di questo sport.Un gruppo di nostalgici e volenterosi appassionati di pallapugno hanno creato una fondazione che ha permesso il salvataggio di quest’impianto,dove si evidenziano anche le donazioni di numerosi tifosi e di generosi finanziatori privati.
    Il Mermet ora e’ li’,impassibile come lo e’ da decenni,che attende il suo destino ,di come sara’ ristrutturato e riportato ai fasti antichi.
    Io da semplice appassionato e osservatore esterno, mi preme solo dire alcune cose.
    Il progetto che sara’ approvato dovra’ essere un qualcosa ,un’idea che concentri in quel luogo cosi’ carico di storia,la passione di migliaia di tifosi ed estimatori del pallone.
    Il campo da gioco,un ‘eventuale copertura,le tribune,un museo dovranno esaltare questo tempio.
    Io sono solito spesso parlare con il dottor Tiziano Tealdo ,di pallapugno.E dalla sue parole si sente forte la sua passione e il suo concreto sostegno a questa disciplina,dato che una delle squadre che partecipano alla serie A e’ sponsorizzata da lui stesso.
    La passione che crea questo sport non te la puoi inventare ma ti cresce dentro unicamente respirando e calcando i campi che hanno segnato le pagine piu’ belle del “balon”.
    Amare questa disciplina vuol dire amare i luoghi simboli della sua storia e il Mermet e’ sicuramente IL LUOGO per eccellenza.
    Mi appello a chi dovra’ decidere la sua seconda giovinezza.Create un qualcosa di unico,di affascinante, affinche’ quando il turismo sconfiggera’ le attuali psicosi e paure dovute a epidemie sconosciute di stretta attualita’, si potra’ attraversare quel portone rimanendo estasiati da un impianto che ha attraverato i secoli ma e’ pronto a proiettarci in un meraviglioso futuro.
    Onore al Mermet e per sempre …..Viva la pallapugno.
    Alessandro Bosio

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