A Bubbio si è costituita una nuova associazione denominata ‘Memoria della Pallapugno’. A costituirla sono stati un gruppo di appassionati, dirigenti, ex giocatori e scrittori, da sempre impegnati a divulgare culturalmente il gioco della pallapugno come massima espressione sportiva nell’ambito territoriale di Langa, Roero e Monferrato, recentemente dichiarato dall’Unesco ‘Patrimonio dell’umanità’.
A presiedere l’associazione è stato chiamato Massimo Berruti, mentre fanno parte del primo consiglio direttivo Giorgio Caviglia, Nino Piana,Piero Galliano, Roberto Roveta, Mario Pasquale, Marco Tardito, Nando Vioglio, il sindaco di Bubbio Stefano Reggio, il consigliere comunale con delega alle Politiche sportive e culturali del Comune di Bubbio, Daniele Roveta e il delegato nazionale della Fipap Arturo Voglino, che ha assunto il ruolo di tesoriere-segretario della nuova Associazione.
Come primo presidente emerito dell’Associazione ‘Memoria della Pallapugno’ è stato proposto Gian Paolo Bianchi, fondatore della società pallonistica di Bubbio e da sempre fautore del recupero delle tradizioni. Non per caso è stato scelto Bubbio come sede per fondare il nuovo sodalizio: a Bubbio esiste ancora la Piazza del Pallone, dove si gioca tutt’ora il campionato italiano di serie B.
La nuova associazione, che non ha fini di lucro, si prefigge il compito di valorizzare dal punto di vista culturale, sociale e artistico il gioco della pallapugno, operando nel campo dello spettacolo, del turismo, dell’animazione, della comunicazione e dell’arte in generale, realizzando e valorizzando iniziative o promuovendo la diffusione e la promozione dell’attività della pallapugno su tutto il territorio nazionale. «È da anni che pensavo a un’iniziativa del genere – spiega Massimo Berruti -. Finalmente si sono realizzate le condizioni per la nascita di un’Associazione culturale che opera partendo dal territorio individuato dall’Unesco come Patrimonio dell’umanità, per raggiungere tutto il territorio italiano. Il più importante sport italiano, vero autoctono italiano, deve riavere il suo ruolo, non solo nel nostro bel territorio, ma ovunque. Nei prossimi giorni riunirò per la prima volta il consiglio direttivo per cominciare l’importante impegno».
Un auspicio del presidente è che la sede di Bubbio diventi un punto centrale per coloro che intendono fare ricerche, tesi o articoli sulla pallapugno. Per Berruti, Bubbio dev’essere meta privilegiata per tutti gli appassionati, spinti dalla curiosità di conoscere meglio il loro sport.
