Partono i Giochi Olimpici a Pechino. C’è un futuro a cinque cerchi per gli sport sferistici? Nel 1992 a Barcellona la pelota basca fece la comparsa come sport dimostrativo, ma non trovò poi spazio come invece hanno avuto altri sport dimostrativi come baseball o curling. In realtà la pelota basca ai Giochi Olimpici c’era già stata a Parigi nel 1900. Il torneo, disputato per la specialità jai alai o cesta punta, fu vinto dalla selezione spagnola; l’argento dalla Francia.
Per entrare nel novero degli sport olimpici bisogna avere requisiti precisi che vanno dal numero di paesi che lo praticano, al numero di edizioni dei Mondiali, ma conta anche il ‘peso’ a livello internazionale. Delle specialità sferistiche, forse l’unica che può ambire un futuro a cinque cerchi è l’handball che si pratica, anche se in forme diverse, un po’ dappertutto (e a Londra 2012 debutterà lo squash). Il problema resta legato alle tante sigle internazionali degli sport sferistici. Innanzitutto la Federazione internazionale della pelota basca, poi il World handball council che raccoglie i paesi che praticano l’handball, infine la Cijb, la confederazione che racchiude gli altri giochi sferistici.
E’ chiaro che il primo passo è quello di diventare un unico interlocutore del Cio. Handball e fronton in fondo si giocano allo stesso modo. C’è poi un altro dato: tra le bandiere del World handball council c’è quella basca. E i baschi che giocano l’handball sono quelli che giocano la pelota basca a mano nuda (la ‘mano fronton’ o la ‘mano trinquete’ a seconda del campo in cui si gioca, il primo ad un muro, il secondo a più muri). Di sicuro, molto simile ad handball e fronton. Anche per questo l’Italia, come Fipap, fa parte di tutte e tre le federazioni internazionali.
Attualmente la federazione internazionale della pelota basca è l’unica che fa parte dell’Arisf, l’associazione delle federazioni che puntano ad un futuro olimpici. Bisogna capire con qualche modalità di gioco la Fipv vuole portare avanti il suo dialogo con il Cio, se con la ‘cesta punta’ oppure la ‘mano’. E se soprattutto vuole un rapporto con il World handball council (dove i baschi ci sono) o con la Cijb (dove i baschi non ci sono e gli spagnoli sono rappresentati dalla Federazione della pelota valenciana).
E poi i Mondiali. La Fipv organizza i suoi con tutte le sue specialità (i prossimi, edizione numero sedici, a Pau in Francia, dove ci sono soprattutto baschi e francesi, con i sudamericani e qualche americano che gioca a cesta punta), la Whc quelli solo di handball (i prossimi a Portland nel 2009, dove la maggioranza è composta da americani, insieme a canadesi, irlandesi e baschi), la Cijb quelli degli altri sport sferistici (a quelli di quest’anno in Ecuador, che sono i sesti nella storia, sono iscritti 17 paesi, ma non ci sono irlandesi, inglesi e soprattutto gli americani dell’handball che potrebbero giocare a fronton).
Insomma una soluzione difficile da trovare. Ma in fondo è un
