Due giorni di gare a Nizza Monferrato per la Federation Cup con dieci nazioni presenti: Australia, Belgio, Giappone, Inghilterra, Irlanda, Italia, Paesi Baschi, Portorico, Olanda e Stati Uniti (mancano le formazioni del centro e sud America, protagoniste ai Mondiali in Ecuador e la Francia, bloccata dalla neve).
La formula è quella della Coppa Davis del tennis: match a squadre al meglio dei tre incontri, due doppi ed un singolo; in campo anche le formazioni femminili, impegnate solo in singolo.
Erano i grandi favoriti del torneo maschile e non hanno tradito le attese: americani, portoricani, irlandesi e baschi hanno dimostrato di avere una marcia in più. Gli americani sono i maestri visto che giocano ad handball nei parchi di New York come nella palestre dell’Idaho, i portoricani arrivano quasi tutti dagli Stati Uniti, in Irlanda l’handball è nato, nel Paesi Baschi è facile adattarsi dalla specialità mano della pelota basca all’one wall.
Così hanno passato facilmente il primo turno, approdando in semifinale. All’Irlanda non è bastato Paul Brady, il campione mondiale nella specialità a quattro muri, il titolo se lo giocano Stati Uniti e Portorico. Finale tiratissima, anche se risolta in due partite, i due doppi, dagli statunitensi John “Rookie” Wright, iridato nel one wall, Steve Robalino e Willy Polanco, già vincitore degli Open d’Italia 2007, e Roland Bown III. Ai portoricani non basta l’estro di Giovanni Vasquez o le giocate di Francisco Aponte, Rickye Montalvo, Edgar Diaz: è secondo posto.
Le squadre eliminate nel primo turno si sono giocati i piazzamenti dal quinto al decimo posto in un nuovo torneo chiamato Barbera Cup. C’è anche l’Italia presente con Bruno Campagno, Enrico Rinaldi, Massimo Vacchetto, Gianluca Busca, Andrea Corino, Luigi Cotti e Massimo Savio.
Gli azzurri per un solo punto (10-11) nel singolo decisivo con l’Inghilterra sono fuori dalla finale vinta dal Belgio (Bastien Vanufelen, Philip Demil, Wouter Wielandts, Greg Van Impe), che dunque è quinto sull’Inghilterra (Ady Lee, Dan Grant, Peter Cohen, Peter White), sesta.
Nel torneo femminile tutto da copione: finale Usa-Portorico. Questa volta, però il successo è delle portoricane (Maria Rivera, Stefanie Vega, Raquel Murphy) che piegano 2-0 le statunitensi (Teresa Mc Court e Dori Ten). L’Italia ha schierato due formazioni, entrambe under 18, con Viola Massarorro, Sara Scapolan, Giulia Crivellaro e Manuela Cane. Nella pool iniziale c’era poco da fare proprio con Usa e Portorico, nei play-out non basta la ‘difesa’ contro la squadra inglese, per evitare le ultime due posizioni nella classifica finale.
Nella foto, la nazionale statunitense, vincitrice della Federation Cup.