Grande giornata di pallone a bracciale quella vissuta nell’antico sferisterio faentino di Porta Montanara. Forse per la prima volta è stato possibile assistere a partite che riassumevano gli oltre cinque secoli di storia dell’antico gioco. Gli atleti della Compagnia del Pallone grosso della Misericordia di Monte San Savino hanno rievocato le sfide del ‘500, con costumi e attrezzi dell’epoca. Quelli di Treia, campioni nazionali in carica, hanno riproposto il gioco – con le bianche divise ottocentesche e le fusciacche azzurre e rosse a distinguere le opposte terziglie – così come si svolge ancora ai giorni nostri. Una curiosità: è stato utilizzato anche un bracciale in alluminio appartenente alla raccolta di cimeli della Macrelli e che non colpiva il pallone da almeno cinquant’anni.
